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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

“Lo scrutatore d’anime” di Georg Groddeck: le parole dei contemporanei

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  Copertina della prima edizione tedesca de Il libro dell'Es  di Georg Groddeck (1923). Fonte: archive .org Michele M. Lualdi Formato PDF Le vecchie edizioni dei libri, in specie le prime, riportano spesso, solitamente nelle ultime e misconosciute pagine, informazioni di possibile interesse per i contemporanei. Tali notizie perdono presto valore e non vengono dunque più riprese nelle successive ristampe e nuove edizioni di quegli stessi volumi, finendo così per perdersi. Tornano ad avere valore, almeno come curiosità, quando lo scorrere del tempo consente di leggere e studiare quelle opere da una prospettiva storica: solo allora assurgono a testimoni di fatti e situazioni occorsi ai loro tempi.  Come ho argomentato altrove, è ciò che è accaduto con l’ultima pagina della prima edizione di Autobiografia di Freud ( Lualdi, 2023 ). E qualcosa di analogo succede con le ultime pagine (301-3) della prima (e solo della prima) edizione tedesca de Il libro dell’Es ( 1923 ), che riportano st

Il carteggio Groddeck-Ferenczi: perché e come tradurlo

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  Michele M. Lualdi Sabato 14 ottobre 2023, nella biblioteca della splendida città di Baden-Baden, tanto amata da Groddeck, si è tenuto il congresso 100 Jahre Das Buch vom Es , in onore del centenario dalla prima uscita del noto libro dell'analista selvaggio. E' stato un incontro vivace e di spessore, curato da Michael Giefer e Beate Schuh, della Georg Groddeck Gesellschaft di Francoforte e accompagnato dalle eleganti e suggestive musiche del flautista Walter Feldmann . Ho avuto l'onore di intervenire in questo consesso, presentando il lavoro di traduzione della nuova edizione del carteggio Groddeck-Ferenczi, cui sto lavorando in questi mesi. Riporto qui di seguito una versione italiana della conferenza.   Ringrazio Michael Giefer, Francesco Marchioro e Beate Schuh per l'aiuto nella stesura della versione tedesca. Formato PDF “Per questa opera non necessitano  soltanto arte e scienza, ma anche pazienza” (Goethe, Faust , Parte Prima, Cucina della strega) “Nicht Kunst