“Lo scrutatore d’anime” di Georg Groddeck: le parole dei contemporanei
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Copertina della prima edizione tedesca de Il libro dell'Es di Georg Groddeck (1923). Fonte: archive .org Michele M. Lualdi Formato PDF Le vecchie edizioni dei libri, in specie le prime, riportano spesso, solitamente nelle ultime e misconosciute pagine, informazioni di possibile interesse per i contemporanei. Tali notizie perdono presto valore e non vengono dunque più riprese nelle successive ristampe e nuove edizioni di quegli stessi volumi, finendo così per perdersi. Tornano ad avere valore, almeno come curiosità, quando lo scorrere del tempo consente di leggere e studiare quelle opere da una prospettiva storica: solo allora assurgono a testimoni di fatti e situazioni occorsi ai loro tempi. Come ho argomentato altrove, è ciò che è accaduto con l’ultima pagina della prima edizione di Autobiografia di Freud ( Lualdi, 2023 ). E qualcosa di analogo succede con le ultime pagine (301-3) della prima (e solo della prima) edizione tedesca de Il libro dell’Es ( 1923 ), che riportano st