Groddeck parla di Nietzsche
Szófia Dénes (fonte: wikipedia ) Formato PDF Michele M. Lualdi Nel 1923, a seguito di un crollo nervoso, Szófia Dénes, giornalista e scrittrice, nonché nipote di Gizella Altschul e Sándor Ferenczi, viene inviata da quest’ultimo a Marienhöhe, la casa di cura di Groddeck. Nel 1979 la Dénes pubblica un volume in cui ricorda, tra l’altro la sua esperienza con lo “scrutatore d’anime”. Durante un colloquio gli pone direttamente, da brava giornalista, una domanda su Nietzsche, con ciò toccando evidentemente un tema a lui molto caro. Qui di seguito la sua articolata risposta, nelle cui battute finali fanno capolino sia un certo suo aspetto megalomane, a lui stesso ben noto [1] , sia la consapevolezza di avere appena rilasciato alla sua paziente, in pratica, un’intervista. [2] “Com’è che Le è venuto in mente di chiederlo?” “Tra cinque giorni è l’anniversario della sua morte. È morto il 25 agosto 1900. Posso immaginare che questo genio malato, questo contemporaneo, abbia risvegliato l